Chi siamo

L’Associazione

L’Associazione Spille d’Oro viene costituita nel dicembre del 1946 da un gruppo di dipendenti che avevano ricevuto quel riconoscimento. Lo scopo è promuovere e sviluppare le relazioni tra i Soci e tra questi e la Olivetti e, per i Soci in pensione, gestire le provvidenze sociali disposte dall’Azienda in loro favore: servizi sanitari, fondo di solidarietà, mensa, biblioteca, GSRO (Gruppo Sportivo Ricreativo Olivetti) e soggiorno gratuito di una settimana in alberghi convenzionati in tutta Italia.

L’Associazione, guidata dal Presidente e da un Consiglio Direttivo eletto ogni tre anni, è finanziata totalmente dalla Olivetti. Gli addetti alla segreteria sono dipendenti dell’Azienda. La sede dell’Associazione è nei locali del Convento sopra la chiesa di San Bernardino, già casa della famiglia di Camillo Olivetti. Dopo un breve trasferimento nei locali dei servizi sociali in Via Jervis negli anni 90, la sede torna al Convento fino al maggio 2014, quindi si trasferisce nei locali dell’ex mensa Gardella, opportunamente ristrutturata ad uso uffici.

Gli obiettivi dell’Associazione vengono perseguiti attraverso la collaborazione dei soci nella realizzazione di attività culturali, ricreative e di volontariato.

Alcuni incontri annuali, oltre all’Assemblea Societaria, sono occasioni non solo di incontro e socializzazione, ma anche di riflessione, di stimolo all’impegno civile, di ricordo e doveroso omaggio alle tombe di Camillo e Adriano Olivetti.

Il Modello Olivetti

Oggi all’Associazione Spille d’Oro Olivetti può aderire chiunque ne condivida le finalità e lo spirito.

A coloro che aderiscono, dopo il secondo anno viene conferita una spilla d’argento.

Scopo attuale dell’Associazione è conservare, testimoniare e trasmettere alle nuove generazioni la cultura industriale e sociale Olivetti con i suoi valori e ideali: il cosiddetto “Modello Olivetti”, che propugna la responsabilità sociale dell’impresa, al centro del cui processo c’è l’uomo e la sua dignità.

Alla coesistenza civile e all’eguaglianza sociale oggi si uniscono l’attenzione all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e al risparmio energetico.

Dal 2017 l’Associazione ha avviato un progetto definito “Premio Camillo e Adriano Olivetti all’impresa innovativa e responsabile”. Tale progetto prevede che venga annualmente analizzata la platea delle aziende operanti nell’area di volta in volta esaminata, per individuarvi quelle che meglio si identificano con i principi virtuosi dell’etica olivettiana. Nel 2018 si è conclusa la prima edizione, poi il Covid ha imposto una sospensione dei lavori. Oggi si sta completando la preparazione della seconda edizione, che vedrà la sua conclusione il 23 marzo 2023.

L’intento del progetto è anche quello di stimolare, attraverso un’attività permanente, le Società premiate a farsi, nel loro insieme, promotrici del contrasto alle crescenti diseguaglianze sociali; propulsori dell’innovazione nello sviluppo del Canavese; leader nella promozione del marketing territoriale; interlocutori degli Enti locali nel processo di miglioramento delle infrastrutture e dei collegamenti.

“Ma la Spilla d’Oro sa che il cemento che ci lega è l’amore per l’opera che abbiamo insieme compiuta e alla quale ciascuno di noi ha dato nella misura della sua possibilità e in proporzione delle sue forze, tutto il suo contributo, con umiltà, pazienza, tecnica. La Spilla d’Oro sa che questi valori, talora oscuri, non sempre appariscenti stanno nel cuore di ognuno e nel cuore della fabbrica. C’è una lampada accesa, c’è una lampada accesa in questo cuore ed è la presenza del suo fondatore. Lo spirito dell’ing. Camillo aleggia su di noi, da questa statua onorata per la nostra protezione, per l’avvenire nostro, per le nostre più disperate speranze. La Spilla d’Oro sa che niente si improvvisa e che non si creano miracoli. La Spilla d’Oro ha visto 25 anni della vita di fabbrica e sa riconoscere il giusto dall’ingiusto, l’improvviso dal meditato, il facile dal difficile, in una parola il bene dal male..”

Discorso di Adriano Olivetti alle sue Spille d’Oro, 1954. Olivetti A. (2001 [1960 I edizione]), Città dell’uomo, Edizioni di Comunità, Torino, Lettura a cura di Gianluigi Mangia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”