Le dimissioni di Luigi FUndarò
Comunicato ai Soci
Cari soci,
nello scorso mese di luglio ho dato le dimissioni da segretario delle Spille d’oro.
La mia lunga permanenza come consigliere e segretario ed i numerosi incarichi ricoperti hanno fatto si che tanti mi identificassero con l’Associazione e quindi si fanno molte domande ed illazioni sui motivi delle mie dimissioni.
Pertanto allego la lettera inviata alla Presidente ed al Consiglio direttivo dove semplicemente, sinceramente e convintamente illustro le argomentazioni che hanno portato alla mia scelta.
È ovvio che ho tenuto e tengo moltissimo alla nostra Associazione e quindi vi invito, anche in questo periodo di elezioni, a dare la vostra disponibilità ed a scegliere un Consiglio che trovi soluzioni per portare avanti il nostro sodalizio nel rispetto delle nostre tradizioni e dei nostri obiettivi.
I numeri sono molto importanti per ogni Associazione, vitali nella nostra, e quindi per l’ultima volta come segretario e redattore del nostro notiziario vi invito a rinnovare l’iscrizione e fare iscrivere quelli che, magari a loro insaputa, possono essere motivati.
Il mio è un addio solo dagli incarichi ufficiali perché è ovvio che Spilla d’oro non si è per una stagione ma per sempre. Adesso socio come voi e andiamo avanti.
È vero che Nino Bertino e Mario Caglieris mi hanno cooptato nell’Associazione ma è anche vero che se sono rimasto così a lungo è stato perché voi mi avete votato ad ogni elezione riconoscendomi apprezzamento e stima.
Per questo vi ringrazio e saluto con affetto
Luigi
La lettera inviata alla Presidente ed al Consiglio direttivo
Cari amici
Quando, un quarto di secolo fa Mario Caglieris e Nino Bertino mi hanno coinvolto nella nostra Associazione come responsabile della Commissione Solidarietà, facendo leva sulla mia propensione al volontariato, non avrei mai pensato ad un impegno così lungo e totalmente coinvolgente.
Nel 2003 ho l’incarico di tesoriere e poi, con la fine di Olivetti, il passaggio a Telecom e quindi ad Alatel, anche quello di segretario.
Il passaggio a Telecom e l’assenza dell’azienda Olivetti di riferimento con i suoi benefit (segretaria, sede, posta, spese generali) valutati in circa 110.000 € comporta una riorganizzazione dell’associazione in modo da ridurre i costi di esercizio ormai gravanti solo sui soci; soci che diminuiscono costantemente per la perdita fisiologica senza essere sostituiti da altri perchè Olivetti non c’è più.
Abbiamo aperto l’Associazione, come soci aderenti, anche ai familiari ed a chi pur non avendo lavorato in Olivetti ne condivideva storia e valori, ma con risultati modesti.
Nonostante queste difficoltà abbiamo mantenuta viva l’associazione rispettando gli incontri tradizionali, organizzando o partecipando a Convegni sul pensiero di Adriano Olivetti, pubblicato e diffuso libri sulla nostra storia, inventato il Premio ” Camillo e Adriano Olivetti all’impresa innovativa e responsabile”.
Ricordo i tre giorni di iniziative per il centenario della nascita di Olivetti che ha riunito ad Ivrea olivettiani da tutta Italia e lo spettacolo su Camillo Olivetti della Curino che ad un giornalista che la intervistava su cosa pensasse di questi nostalgici rispose: “Nostalgici? Chi? Gente che riesce a riempire una sala con 1000 persone non è nostalgica ma gente concreta che lavora”.
Altri tempi! Eravamo circa 4000 iscritti, oggi siamo poco più di 800 e come sappiamo sotto i 1000 soci l’Associazione così come organizzata non può mantenere i suoi obiettivi anche perché la tendenza alla riduzione dei soci, nonostante nostre iniziative, credo sia irreversibile.
È necessario quindi reinventare l’Associazione apportando le necessarie modifiche allo statuto e creando una nuova struttura organizzativa più attuale che permetta di andare avanti per tenere vivo il pensiero e la cultura Olivettiana sempre ritenute valide ed attuali dal mondo accademico, sociale, culturale ed imprenditoriale.
Per realizzare questo progetto l’associazione ha bisogno di persone più giovani (e non solo di età), motivate, disponibili e con il giusto entusiasmo. Caratteristiche che per motivi personali, di età e di acciacchi vari non credo di avere più.
Pertanto do le dimissioni da segretario restando disponibile per le consegne a chi mi succederà e terminerò la mia esperienza all’Associazione, come Consigliere, alla prossima scadenza naturale del mandato.
Un ringraziamento di cuore a tutti i collaboratori, che in questi lunghi anni mi hanno supportato e sopportato ed in particolare alle segretarie Anna e Monica che hanno rappresentato per tutti i soci un punto di riferimento essenziale.
Auguro alla Presidente ed al nuovo Consiglio Direttivo di trovare la nuova formula che permetta all’Associazione Spille d’oro di andare avanti.
Un abbraccio
Luigi